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Il Gruccione o Grottaione

Venerdì, 31 Luglio 2020

Il Gruccione è un uccello dell’ordine dei Coraciformi, gruppo che comprende anche il Martin pescatore e la Ghiandaia marina. L’unico Gruccione con presenza regolare in Italia è il Merops apiaster.

La taglia dell’animale è media, 27-29 cm; il becco è lungo circa 4 cm e ricurvo; la coda è lunga circa 8-9 cm; gli esemplari adulti presentano l’estremità appuntita grazie a due timoniere centrali più lunghe; l’apertura alare è di quasi 50 cm e il peso di 70-80 grammi.

Il dimorfismo sessuale è appena accennato: il maschio adulto presenta il piumaggio con colori vivaci, dal nero del collare e della stria oculare, al giallo della gola e del groppone, le ali sono in parte verdi, in parte rossicce, gialle e alcune tonalità di blu; il blu è presente anche nella coda e nel ventre. Il becco è nero, lungo, arcuato e appuntito, l’occhio rosso cremisi.

La femmina e soprattutto il giovane hanno il piumaggio più sfumato rispetto al maschio adulto, con la predominanza del verde rispetto agli altri colori.,

Il verso è molto caratteristico e riconoscibile con una nota usuale costituita da uno squillante suono ripetuto continuamente.

Dispiega un volo ondulato con rapidi battiti d’ala, intervallati da tratti ad ali chiuse. Spesso compie belle evoluzioni o veleggia elegantemente con volo planato durante la caccia. Strettamente gregario, si posa sui rami o sui fili.

Si ciba di insetti aculeati tra i quali api, vespe e calabroni, ed oltre agli alveari, depreda anche i vespai ed i nidi dei calabroni. Appena scopre uno di questi nidi, va a posarsi il più vicino possibile, e nello spazio di poche ore ne distrugge tutti gli abitanti.

Completano la sua alimentazione le locuste, le cicale, le libellule, i tafani, le mosche, i moscerini ed i coleotteri.

E’ presente in modo continuo lungo la costa tirrenica e adriatica. E’ frammentario invece lungo diversi corsi d’acqua settentrionali, lungo la costa ionica e i Sicilia. Sverna in Africa e in Italia compare durante i passi di aprile-maggio e di settembre-ottobre. In Italia è estivo e di doppio passo, frequente soprattutto al sud e nelle isole. In Campania è presente nel Parco Nazionale del Vesuvio.

Frequenta le aperte campagne alberate o zone cespugliose, spesso anche le rive dei fiumi con banchi sabbiosi e boschi con ampie radure.

Nei luoghi in cui suole nidificare, giunge verso la fine di aprile o al principio di maggio, e a metà maggio o all’inizio di giugno la femmina depone da 5 a 8 uova, rotonde, lucide e bianche.

Sia il maschio che la femmina si occupano della costruzione del nido, della cova delle uova, che dura circa 7 giorni, e dell’allevamento della prole.

Se un esemplare trova un luogo favorevole alla costruzione del nido, ne sopraggiungono altri in modo da formare delle colonie.

Il nido del Gruccione, consiste in una galleria scavata in pareti di arenaria poco cementata o argilla compatta: i siti in cui si riscontrano tali tipologie sono le sponde dei fiumi, scarpate, ma anche cave abbandonate. Talvolta i nidi sono costruiti addirittura sul terreno pianeggiante. Questa specie nidifica in colonie di diverse dimensioni.

La deposizione delle uova avviene a fine maggio e, dopo circa 20-25 giorni, nascono i pulli; l’involo dei giovani avviene dopo altre quattro settimane. Nell’arco di questo tempo i genitori, spesso aiutati da uno o più individui (in genere adulti non riproduttivi), frequentano il nido con sempre maggiore assiduità, ed è possibile osservare individui che entrano ed escono dalle gallerie con insetti o per darsi in cambio nella cova. Foto Guido Bernardo Pappagallo – Giovane Gruccione 2020

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